Una soluzione low-cost ma di sicuro effetto per rinnovare bagno o cucina in pochi passaggi e senza troppi disagi è la riverniciatura delle piastrelle. Più veloce ed economica della sostituzione, consente di usufruire comunque del locale “trattato” (e quando in casa c’è un solo bagno non è un vantaggio da poco) e di rinfrescarne l’aspetto anche da soli, seguendo il proprio gusto e magari i nuovi trend.
Colore e attrezzatura: che cosa acquistare
In commercio esistono appositi “smalti per piastrelle”, in vendita sia nei normali colorifici e negozi di ferramenta, sia nei grandi store del fai-da-te. Si tratta in genere di colori bicomponenti, ovvero contenuti in due vaschette separate da miscelare al momento dell’uso. Le finiture sono tante, lucide, satinate e semi-mat, e la gamma colori è ricchissima. Queste particolari vernici antisfaldamento garantiscono colore pieno e coprente e ottima resistenza all’umidità e allo sporco (come schizzi di cosmetici o cibo), essendo concepite principalmente per i locali di servizio dove di norma si trovano i rivestimenti in ceramica. Al momento dell’acquisto, è bene munirsi anche di un rullo a feltro corto, il sistema migliore per stendere il colore in modo uniforme, di un pennello piatto per angoli e rifiniture e di un agitatore o bacchetta larga per miscelare con omogeneità le due parti della vernice.
Qualche consiglio
Prima di stendere lo smalto, occorre pulire le superfici da verniciare con una soluzione acida o a base di soda, che le renda perfettamente lisce per ricevere il colore al meglio evitando che la presenza di piccole impurità ne pregiudichi la stesura. A questo punto, meglio fare attenzione e prevenire le macchie, che potrebbero essere quasi indelebili trattandosi di colori concepiti per “aggrappare” su superfici lisce, non porose e piuttosto ostiche: mascherare tutte le parti da proteggere con il nastro carta consentirà di evitare danni ai quali è difficile porre rimedio. Lo stesso nastro carta sarà utile anche nel caso di riverniciature in più colori, magari alternati: se avete deciso di trasformare in una scacchiera la parete tutta bianca del bagno, mascherate con molta cura le piastrelle che non dovete verniciare, coprendole integralmente e non solo ai bordi, per scongiurare il rischio di macchiarle con una pennellata o un colpo di rullo troppo vigoroso. Anche i sanitari, se non volete colorarli (ebbene sì, molte di queste tinte per piastrelle aggrappano bene anche sulla ceramica e danno ottimi risultati se usate con un po’ di manualità), dovranno essere coperti bene con scotch e cellophane. A questo punto, una volta messa in sicurezza la stanza, si può procedere con la tinteggiatura vera e propria. Il consiglio è di partire dagli angoli e dai dettagli più piccoli, da fare a pennello, per poi muoversi verso il centro andando dall’alto al basso e da sinistra a destra con il rullo. Una sola mano di colore non basta: per ottenere maggiore coprenza e una resa fedele bisogna lasciar asciugare completamente la prima mano – per alcune marche bastano sei ore, altre arrivano fino a 24 – e poi applicarne una seconda, tenendo la vernice ben fluida e a una temperatura non superiore ai 25-27°C in modo da evitare che diventi grumosa e densa. Se avete deciso di verniciare solo le piastrelle a parete e non il pavimento, nell’intervallo tra una mano e l’altra potete comunque usare la stanza, avendo cura di non toccare o schizzare le aree appena dipinte. Molti smalti infatti sembrano asciutti al tatto già dopo un’oretta, ma essendo molto spessi e corposi sono secchi solo in superficie e potrebbero segnarsi o scheggiarsi. Per lo stesso motivo, è meglio avere una certa delicatezza nei confronti delle vostre “nuove” piastrelle almeno per il primo mese di utilizzo: detergenti delicati, niente spugne abrasive e meno ditate e schizzi possibili.