E’ un passo importante nella vita di una persona, di una coppia o di una famiglia: l’acquisto di una casa, magari dopo anni di affitto, segna una tappa fondamentale. Perché l’investimento è consistente e impegnerà finanze e risorse per molto tempo, ma anche perché la componente emozionale e affettiva è forte: la casa, la propria casa è un nido, un rifugio sicuro, un luogo che parlerà di noi, della nostra personalità. Tutto bello e romantico, ma è meglio non dimenticare di essere anche un po’ “pratici” e tenere a mente alcuni punti importanti che è meglio controllare preventivamente.
Spese, verbali e atti: “scartoffie” da non sottovalutare
Da un punto di vista amministrativo e fiscale, per esempio, è bene richiedere al venditore l’atto di provenienza dell’immobile in vendita e la relativa planimetria catastale aggiornata e verificare che sia conforme (in caso di difformità non sarebbe possibile effettuare il rogito). Per lo stesso motivo, meglio verificare anche la situazione ipotecaria dell’immobile, perché se una vecchia ipoteca, anche già estinta, non viene cancellata prima della stipula del rogito, il notaio si rifiuterà di redigere l’atto. E’ buona norma anche informarsi sull’importo delle spese condominiali e su eventuali spese straordinarie che potrebbero presentarsi a breve: occorre chiedere al venditore copia delle spese condominiali degli ultimi cinque anni e dei verbali delle ultime assemblee, verificare se ci sono situazioni di morosità o forti indebitamenti, cause pendenti, contenziosi tra condomini etc. Su richiesta, l’Amministratore di Condominio rilascerà anche un conteggio aggiornato della situazione pagamenti del venditore: anche se l’acquirente è responsabile delle spese dal rogito in poi, meglio non arrivare impreparati. Anche chiedere informazioni ad altri condomini può essere una buona idea, per farsi un’opinione sui rapporti di vicinato nei quali forse ci si inserirà.
Un’occhiata approfondita alla casa e al contesto
Senza certificazione energetica un immobile non può essere venduto, questo si sa. Ma oltre alla classe energetica è meglio controllare anche gli impianti, verificare se sono a norma o se richiedono interventi (costosi, che valgono un certo sconto sul prezzo della casa). Oltre alla verifica dello stato degli impianti, c’è tutto un mondo di controlli da effettuare sulla casa e sul condominio per non avere brutte sorprese. Sarà bene guardare attentamente i muri e controllare la presenza di crepe, che indicano debolezza strutturale o presenza di sollecitazioni continue (per esempio il passaggio della linea metropolitana, che genera vibrazioni ripetute). Ma anche muffe o infiltrazioni sono un problema da non sottovalutare perché spesso difficile da risolvere: possono sussistere perché il muro non è sano, perché troppo vicino a una falda acquifera, perché la ventilazione è scarsa, per problemi di esposizione… a proposito di esposizione, un piccolo trucco quando si visitano le case è portare con sé una bussola (si installa anche come app sul cellulare, non c’è bisogno di sembrare novelli corsari o boy scout attempati) e verificare l’orientamento della casa. Un’esposizione a nord infatti garantisce minore illuminazione e maggiore umidità, mentre l’orientamento verso est è da preferire perché assicura luce naturale e muri più asciutti. Dare un’occhiata anche alle condizioni dello stabile permetterà di accertare eventuali ulteriori magagne: grondaie, tetto, marciapiedi, ma anche aspetto della facciata (sono presenti macchie? I balconi sembrano un po’ troppo precari?), umidità delle cantine, vetustà degli ascensori sono tutti aspetti da tenere in considerazione. Se non si conosce la zona, sarà opportuno anche fare un giretto in diversi orari, per verificare sia la presenza di servizi essenziali, come farmacie, supermercati, scuole, ospedali, sia la sicurezza e la “fauna” del quartiere.