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Casa rumorosa e vicini molesti: come tutelarsi?

Rumori molesti: fa quasi sorridere definirli così, visto che al giorno d’oggi in città sono talmente onnipresenti da non essere, spesso, nemmeno più percepiti. Pensiamo per esempio alle sirene delle ambulanze… quasi nessuno ci fa più caso, specie se abita vicino a un ospedale o su una circonvallazione a intensa percorrenza. Ai rumori provenienti dall’esterno, in effetti, si fa ormai poca attenzione. Spesso basta sostituire gli infissi, magari scegliendo quelli con vetri fonoassorbenti, e la pace acustica ritorna fra le pareti di casa.
Quello che davvero ci manda in bestia, diciamolo onestamente, sono i rumori prodotti dai vicini di casa. Stereo ad alto volume, bambini che improvvisano partite di calcio o di ping pong contro un tramezzo, elettrodomestici avviati in notturna, cani che abbaiano possono scatenare litigi e polemiche di lunghissima durata e di difficile soluzione.

Soluzioni per l’isolamento acustico

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Il rimedio più efficace e ovvio, ma anche il più complesso e costoso da attuare, è l’isolamento acustico almeno delle pareti (o del soffitto) incriminato. Efficace perché può eliminare del tutto o ridurre sensibilmente il problema, complesso e costoso perché si tratta di veri e propri interventi di ristrutturazione, che prevedono l’installazione di pannelli fonoassorbenti in cartongesso o in altri materiali isolanti. Meglio sacrificare qualche centimetro e staccarli dalla parete, per interrompere la continuità di diffusione delle vibrazioni sonore, e riempire le intercapedini con materiali che garantiscano un isolamento ottimale (lana di roccia, cartonpiombo, se possibile tramezzi in calcestruzzo). Alternativa low cost ma non troppo è isolare tramite l’arredamento: dove possibile, un bell’armadio su misura, che occupi interamente la parete, fornisce isolamento acustico e tanto spazio per lo storage.

Se con il vicino di pianerottolo molesto le soluzioni sono abbastanza gestibili, diversa è la situazione se si vuole eliminare il rumore proveniente dal piano superiore. Isolare il solaio è un’operazione più complicata, e richiederebbe di passare proprio dal pavimento del vicino rumoroso. Difficile che dia il permesso, a meno che non stia già per ristrutturare il proprio appartamento e ci si offra di provvedere alla sistemazione di un materassino fonoassorbente al di sotto della sottopavimentazione. A proprie spese, naturalmente. Il vicino non ci sta? Allora si può pensare a un controsoffitto, di cartongesso o di altro materiale isolante. Attenzione: deve essere un controsoffitto continuo e non forato. Faretti, luci a binario, lampadari rovinerebbero infatti l’effetto “silenziante”.

Regolamenti comunali e condominiali e livelli di rumorosità

Un consiglio, prima di rifare pareti e soffitti di casa e di andare a questionare con i vicini, è quello di verificare se si ha effettivamente ragione. I regolamenti comunali prevedono di solito il divieto di “fare rumori incomodi al vicinato e uso eccessivo di strumenti musicali e simili, specialmente dalle 22 alle ore 8″ (Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Milano, Titolo III art. 83).
Per i giochi rumorosi dei bambini si fa in genere riferimento ai singoli regolamenti condominiali (ivi, art. 83 bis). Il problema è che queste norme sono piuttosto vaghe: come definire quando un rumore – e di che tipo – genera incomodo al vicinato? Occorre rivolgersi alla polizia, che accerterà il livello di rumorosità e la tollerabilità della stessa, ai sensi dell’art. 844  Cc. In caso di violazione accertata, si avrà diritto alla liquidazione del danno non patrimoniale da immissioni secondo l’art. 2043 Cc.

Niente risarcimento per il vicino “ipervigilante”

Norme e risarcimenti che rischiano però di non essere applicabili se siete dei piantagrane ampiamente riconosciuti come tali… Infatti, secondo una recentissima sentenza della Corte di Cassazione, II Sezione Civile (n. 661, del 12 gennaio 2017), non ha titolo al risarcimento la segnalazione proveniente da soggetti con “personalità ossessivo-compulsiva“, per “una certa difficoltà nella gestione dei conflitti, degli affetti e delle emozioni“, che, anche in assenza di una patologia accertata indicano però una personalità “piuttosto vigile ed attenta all’ambiente; le situazioni sono spesso vissute come pericolose o potenzialmente dannose e la percezione del mondo tende ad assumere facilmente una coloritura persecutoria“.

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In conclusione, quello del rumore può essere un problema veramente spiacevole e di difficile soluzione. Prima di comprare o affittare una casa è bene tenere conto della sua rumorosità. Bisognerebbe quindi verificare la tenuta degli infissi e delle pareti di tramezzo (valutando in caso di acquisto l’opportunità di procedere a un isolamento ulteriore), provare a informarsi anche dagli altri condomini sulle abitudini dei vicini confinanti con l’appartamento d’interesse – voci e lamentele girano, si sa -, passare nella via in diverse fasce orarie per scoprire se il traffico è particolarmente fastidioso o a che ora chiudono eventuali locali nelle circostanze.

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